Scritta Love

Smallfamilies: big love.

📝 Francesca Gorza

14 febbraio, San Valentino.

Parlare solo di innamorati è limitante: oggi è la festa dell'amore e vorremmo affrontare l'argomento in maniera diversa dal solito.

Non parleremo di dolci, cuori e cioccolatini, ma di qualcosa di complesso e importante: parleremo di equilibri e prospettive variabili e fragili. Lo faremo insieme a Gisella Bassanini, presidente dell'associazione Smallfamilies aps che, proprio oggi, compie 10 anni.

Gisella Bassanini, presidente si Small Families aps

Gisella Bassanini, Presidente di Smallfamilies aps. © Smallfamilies aps

Buongiorno Gisella, raccontaci per favore chi sei e di cosa ti occupi.
<< Gisella Bassanini, sono insegnante e architetta. Sono co-fondarice e presidente di Smallfamilies aps. Per l’associazione mi occupo in particolare dell’Osservatorio dati, ricerche e policy e delle problematiche legate all’abitare.>>

Cos'è e cosa fa Smallfamilies aps?
<<Smallfamilies aps: è un osservatorio e bussola per genitori single e famiglie a geometria variabile.
E’ nato come progetto di natura sociale e culturale a Milano nel 2012 e dal 2014 è una Associazione di Promozione Sociale iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) che si finanzia con quote associative, donazioni, 5X1000 e la partecipazione a bandi.
La nostra associazione orienta, informa, sostiene, tutela i diritti delle famiglie monogenitoriali (per scelta, per rinuncia dell’altro genitore, a causa di separazione, divorzio, vedovanza) e più in generale delle famiglie a geometria variabile, in particolare di chi vive in condizione di fragilità e isolamento.
I nostri obiettivi sono:

  •  offrire servizi e strumenti che possano contribuire a disegnare futuri nuovi in un contesto sociale, culturale, economico e relazionale in continuo mutamento;
  •  sollecitare le istituzioni a riconoscere questo fenomeno e individuare le risposte e politiche più adeguate (policy);
  •  diffondere una nuova cultura delle famiglie.

Smallfamilies aps ha dato vita negli anni a un arcipelago di iniziative: un sito web (online dal 2013), social network, una rete di esperti/consulenti in particolare nell’ambito legale e psicologico, un Osservatorio che fornisce dati e sviluppa ricerche, progetti culturali come mostre ed eventi e la prima collana editoriale dedicata alle famiglie a geometria variabile: smALLbooks nata nel 2014.>>

Alcuni autori della collana SmAllbooks
Alcuni autori della collana smALLbooks - © Smallfamilies aps

Cos'è una famiglia a geometria variabile?
<<La famiglia è cambiata ed ha geometrie le più diverse. Anche all’interno di quelle che in Italia vengono comunemente chiamate “famiglie monogenitoriali” troviamo configurazioni diverse. Ma un conto è essere un genitore unico o vedovo e un altro è poter contare sulla presenza dell’altro genitore anche se non si è più una coppia. Con la definizione “famiglie a geometria variabile” intendiamo proprio indicare questa pluralità di tipologie familiari. Per noi: qualunque sia la sua composizione, ogni nucleo familiare ha dignità di “Famiglia”.

Gli obiettivi si Small families aps

Foto ©Smallfamiles aps

In una famiglia "tradizionale" solitamente quello del pasto è un momento conviviale. Un'occasione per stare insieme e parlare. Credo che una Small Family di solito nasca perché qualcosa nella "Big" family non ha funzionato o per un evento incontrollabile. Cambia la percezione dello stare a tavola?<<Quando una coppia con figlio o figli si separa oppure se uno dei due genitori viene a mancare la famiglia assume un’altra forma, altre relazioni si vanno a sviluppare all’interno del nucleo e con gli altri (parenti, amici, vicini, ecc.). Anche lo stare attorno a un tavolo diventa una esperienza del tutto nuova, spesso non facile da vivere anche perché molto dipende da come si sono separati i genitori. Nel caso di una vedovanza poi possiamo ben immaginare cosa ciò possa significare… Ci sono storie che raccontano di difficoltà ad accettare questo nuovo modo di essere famiglia ma ci sono anche molte storie che parlano di allegria ritrovata, di voglia di stare insieme, di figli adolescenti che imparano a cucinare per piacere o per aiutare la madre o il padre con cui convivono più o meno stabilmente. Mia figlia, che vive sola con me, per esempio, ha iniziato a cucinare che aveva circa dieci anni. Prima facendo dolci con me, la nonna o la babysitter e poi, crescendo in modo autonomo ha cominciato a creare piatti sempre più elaborati. Ora che ha 22 anni si occupa ogni giorno del pranzo e della cena ed è bravissima. Con grande gioia mia e di chi viene a pranzo da noi.>>

Il cibo può essere una "terapia" nell'equilibrio e nella quotidianità?
<<Assolutamente sì, è nutrimento non solo del corpo. E’ cura, è relazioni. Un modo di comunicare straordinario.>>

smALLbooks
smALLbooks - ©Smallfamilies aps

Cosa può far piacere trovare di particolare a una Small family in una pasticceria o altro negozio di alimentari? Delle monoporzioni, preparazioni di taglio più piccolo da condividere ecc. Se ci sono, quali problemi pratici capita di dover affrontare quando si fa la spesa?
<<Cominciare seriamente a pensare alle famiglie nelle loro diverse combinazioni e geometria. Pensare a servizi e prodotti ad esse dedicati, diversificati e a costi accessibili. Il problema delle monoporzioni ( e lo sanno molto bene le famiglie unipersonali, i cosiddetti “single”) è che costano di più. Se notiamo il famoso “formato famiglia” è pensato per una famiglia numerosa che secondo i dati Istat riferiti al 2019 rappresenta circa il 5% delle famiglie italiane e si trova soprattutto nelle regioni dell’Italia meridionale e insulare (nel 1971 le famiglie formate da cinque componenti o più rappresentavano il 21,5% del totale delle famiglie residenti). Mentre, sempre secondo l’Istat, un italiano su tre appartiene a una famiglia unipersonale. Sono 8,5 milioni di persone (il 33,3% del totale delle famiglie residenti), numeri che saliranno a 10,2 milioni nel 2041 -dicono le previsioni demografiche- così come in crescita sono e saranno sempre più le famiglie monogenitoriali, attualmente oltre l’11% del totale, a capo delle quali, in otto casi su dieci, vi è una donna.
Questi dati raccontano di una società che cambia eppure sono poco considerati nel nostro Paese (dalla politica, dalle istituzioni, dai media). Non riesco a capirne il motivo. Ignorarli non solo è miope ma è anche controproducente perché questa è la tendenza, che ci piaccia o no. Conoscere ciò che sta accadendo e accadrà in futuro ci permette di affrontare i cambiamenti con la giusta consapevolezza, con gli strumenti adeguati, con le giuste risposte. Diversamente rischiamo di essere come degli struzzi che mettono la testa nella sabbia.>>


Cosa possono fare le persone o le aziende interessate al lavoro della vostra associazione per supportarla o saperne di più?
<<Noi siamo aperti a proposte di iniziative che possono riguardare le nostre famiglie. Ci interessa anche continuare a raccogliere storie. Ce ne sono 150 nel nostro sito senza contare quelle raccolte nei nostri quattro libri della collana smAllbooks. Tutte storie autobiografiche. Un altro modo per sostenere Smallfamilies aps è quello di associarsi, fare anche una piccola donazione o dare a noi il 5X1000. Sul nostro sito (www.smallfamilies.it) si trovano tutte le informazioni: chi siamo, cosa facciamo, come sostenerci.>>

Decennale Small families aps
Decennale di Small Families aps - ©Smallfamiles aps

E ora la domanda di rito: qual è il tuo dolce preferito?
<<A me piace tantissimo la vostra torta cioccolato e lamponi. Ed è proprio con questa torta che il 14 febbraio prossimo festeggeremo i nostri primi 10 anni come associazione.>>

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1 commento

Che intervista interessante! Aiuta a riflettere su un mondo nuovo che a volte si dà per scontato. E non sono le solite frasi dolci per San Valentino! Brava!

Maria Beatrice

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